Elen trascorre le sue giornate al mercato centrale di San Paolo.
Situazione sociale
Aggiornamento di Padre Julio Lancellotti

Ecco la sua storia

Elen trascorre le sue giornate al mercato centrale di San Paolo.
La sua vita è simile a quella di tanti "Ninos de Rua", i bambini che come lei vivono sulle strade delle città del Brasile. Vivono di espedienti, andando a rovistare nei bidoni della spazzatura o facendo piccoli favori ai clienti del mercato, portando la spesa, il giornale o le bibite fresche agli impiegati del vicino ufficio postale. In cambio ricevono piccole mance e così sopravvivono.
Elen ora ha 13 anni ed è già mamma. Mentre lava i vestiti della sua bambina nella fontanella del parco, sogna una casa dove vivere, circondata dall'affetto di persone care. Lei non ruba, non si droga e questo è già un bene. Ma in quella città e in molte altre, vivono tanti bambini che stanno bruciando il loro futuro senza prospettive di riscatto.


NUOVO PROGETTO DI SOLIDARIETA' 2006

Nella mia vita ho incontrato e conosciuto centinaia di ragazzi che si trovavano in situazioni di forte emarginazione e la cui moltitudine veniva a formare un vero e proprio popolo: "il popolo della strada". Come i Chiriperos di santo Domingo che avevano violato la legge o come i ragazzini abbandonati di Calcutta, come i bambini e gli adolescenti malati di AIDS delle bidonville di Nairobi, o, ancora, come i minori carcerati dell'isola di Cebù, nelle Filippine o degli stati del Centr'America.
Minori che ancora oggi vivono grandi sofferenze e privazioni, oltre ad essere impediti in ciò che è loro essenziale: il diritto al gioco e al sorriso.
Essi popolano le grandi città del mondo, ai margini delle strade o delle piazze, coinvolti nell'enorme rete del narcotraffico, lontani dalle scuole che non li attirano, nell'assoluta mancanza di spazi per la cultura, lo sport, lo svago.
Nello scorso mese di gennaio sono stato con Marco Berry delle Iene a San Paolo del Brasile, una immensa metropoli di 20 milioni di abitanti, dove ho incontrato la povertà di tanti bambini di strada. Una povertà completamente diversa da quella degli altri paesi del mondo. Qui i bambini di strada sono legione: sono almeno sette milioni i bambini e gli adolescenti che vivono abbandonati per le strade delle principali città brasiliane, e in media quattro di essi sono assassinati ogni giorno da gruppi di sterminio non ben identificati.

Qui, a San Paolo ho incontrato padre Julio Lancellotti, "il profeta della strada", un angelo in un inferno di vita, un raggio di luce e di speranza per i dannati delle favelas, situate al centro della città, dove si dà molta più importanza alla vita di un cane che all'esistenza di un essere umano, anche se bambino.
Padre Julio è un sacerdote dell'archidiocesi di san Paolo, oltre al ministero pastorale, legato al suo ruolo di parroco, egli si dedica al recupero e all'integrazione sociale dei ragazzi di strada, chiamati "meninos de rua", tossicodipendenti, adolescenti e giovani che hanno avuto problemi con la giustizia o che sono in carcere.
Il suo impegno convinto e instancabile per il rispetto dei diritti umani di tutti i ragazzi e i giovani più emarginati, la sua denuncia contro la mafia della droga e la corruzione dei governanti gli hanno creato una cerchia di nemici.
Egli è continuamente minacciato di morte, ma prosegue senza paura la sua opera in favore dell'adolescenza e gioventù più debole.
In una città disumana, come San Paolo, Padre Julio sfida la violenza "legalizzata" con una missione educativa di frontiera, che lo ha reso un vero profeta della giustizia e dell'amore in favore di bambini e di ragazzi che vivono ai margini di una società terribilmente ingiusta, che fa molto poco per dare loro possibilità di crescita e di costruzione di un futuro onesto e dignitoso.

Attualmente Padre Julio gestisce 45 centri per il recupero e la prevenzione, occupandosi ogni giorno di circa 7.000 bambini di strada.
L'assistenza è continua e ben organizzata, ma le richieste di aiuto aumentano ogni giorno.
Padre Julio ha urgente bisogno di comperare un locale di almeno 300 metri quadri per accogliere le ragazze madri, per una spesa complessiva di 60.000 Euro
"Noi siamo pronti - mi dice Padre Julio - ma ci mancano i soldi".
Mediante la trasmissione le Iene è stato lanciato un appello affinché ciò si possa realizzare, come è già avvenuto per la liberazione dei bambini di fabbrica in Cambogia e per i bambini soldato in Uganda.
Grazie per ciò che potete fare.




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