NOTIZIE
SULL'OPERA SALESIANA
C'è uno spirito di libertà che regna in quello che era una volta il
Centro dei giovani delinquenti a Cebu. Ma eccovi la storia di questo
Centro, ora noto come "BOY'S HOME". Il "vecchio" Istituto è stato
costruito nel 1972 per poter soddisfare le necessità dei giovani detenuti.
La città di Cebu era diventata molto sovrappopolata e la struttura
delle carceri non era da meno; era igienicamente e psicologicamente
malsana e vi venivano mescolati i "peccatori" con i criminali. Per
poter risolvere questa situazione, la Lt. Col. Eddie Foronda, e in
seguito il Comando Provinciale, ha chiamato alcuni cittadini disposti
ad offrire assistenza. Ciò ha segnato la nascita della Casa Giovanile
di Cebu. L'istituzione ha iniziato la sua educazione formale a febbraio
del 1973, amministrata da una congregazione di suore. Le "Figlie di
Gesù" hanno amministrato il Centro per dieci anni con l'aiuto della
Polizia delle Filippine. In seguito l'opera passò sotto la gestione
di Dona Maria Aboitiz. Questa donna spagnola si prodigò nel portare
i Salesiani, già presenti nel nord del paese, anche al Sud, dove si
trova l'isola di Cebu. Nel 1986 questo centro fu rinominato "Don bosco
Boys' Home-Banilad" e, da allora, il programma divenne essenzialmente
creativo: educare e trasformare le vite di questi ragazzi trascurati.
Le statistiche dimostArano che 250 milioni di bambini nel mondo sono
lavoratori. I bambini di strada aumentano rapidamente di numero. Solamente
nelle Filippine, il numero ha raggiunto 220.000 di cui 14.820 sono
bambini abbandonati. Degli abbandonati, solo 1.557 sono portati ai
centri di accoglienza. Documenti della United Nations International
Children's Fund (UNICEF) rivelano che 6.000 bambini di strada, vagabondano
per la città di Cebu. Molti provengono da "famiglie di strada" costrette
ad emigrare in città alla ricerca di mezzi di sussistenza. Altri vivono
sui marciapiedi. Per aumentare il reddito, la famiglia manda i loro
bambini a mendicare (il 30%), a pulire le strade, a fare i posteggiatori
e altri lavori saltuari. Altri diventano vittime innocenti di adulti.
I Sindacati li adescano a commettere dei crimini come commercio di
droga e prostituzione. Per questi giovani emarginati, è stato da poco
aperto, appena fuori della città di Cebu, un nuovo centro. Si chiama:
"Don Bosco Boys' Home Liloan". Ha lo scopo di offrire un insegnamento
tecnico per completare la formazione a questi ragazzi trascurati che
hanno raggiunto la scuola superiore. Poiché un nuovo secolo sta iniziando,
i Salesiani, insieme ai loro laici, rinnovano il loro compito prendendosi
cura degli orfani, dei clandestini, dei bambini di strada, dei ragazzi
picchiati e trascurati dando loro una possibilità in più per migliorare
la loro vita. Lo scorso anno arrivò alla nostra associazione una lettera
di Don Zago, allora responsabile del centro di Cebu. Descrive la vita
all'interno della comunità dei ragazzi del centro. Eccovela:
Cebu, dicembre, 1999
Carissimi
Sponsors dell'adozione a distanza,
cari saluti da Don Pietro e dai vostri rispettivi protetti di Boys
Home. Insieme agli auguri natalizi, aggiungo due righe per darvi notizia
sulla situazione del centro.
L'opera di adozioni a distanza a favore dei ragazzi abbandonati di
Cebu City, attraverso l'opera salesiana "Don Bosco Boys Home", è iniziata
tre anni Afa e in questo tempo sono stati raccolti circa 30.000 Dollari,
più di 30 Milioni di Lire. Vi sono tanto riconoscente.
Ora alcune notizie su Boys Home
1. Al presente abbiamo 112 ragazzi dall'età dai 10 ai 18 anni. Di
questi 36 sono sponsorizzati da voi.
2. Dei 112 ragazzi, 55 frequentano le medie nella scuola di Salazar
Technical Institute che dista circa 10 Km. dal Boys Home. Abbiamo
un pullman che li porta a scuola al mattino (si portano dietro il
pranzo "gavetta") e li riporta a casa alla sera. Gli atri 67 ragazzi
frequentano le scuole elementari nella scuola pubblica della zona,
raggiungibile a piedi in 5 minuti. Sia i ragazzi delle medie come
quelli dell'Elementare sono accompagnati da tre giovani salesiani
che insegnano Religione e Valori Sociali nelle rispettive scuole.
3. Al ritorno alla sera, dopo una semplice merenda di una pagnotta
(pane fatto in casa), tutti i ragazzi danno con generosità la loro
collaborazione a pulire i vari ambienti della casa, accudire ai giardini,
curare le 25 pecore, 300 anitre, 250 galline, tacchini e conigli etc.
Poi esplodono in un'ora di giochi a gruppi: pallone, pallacanestro,
ping-pong e calcio-balilla. La nostra squadra 'Don Bosco Juniores'
detiene la coppa del Campionato Regionale delle scuole pubbliche e
private.
4. Dopo il gioco e le docce 'all'aperto' segue un periodo di un'ora
e mezza di studio, dove, sotto la guida dei salesiani, i ragazzi fanno
i compiti e preparano i progetti. Segue la cena alle sette e mezzo,
pulizia dei piatti e refettorio, rosario e "Buona Notte".
5. Come tutti i Filippini, i nostri giovani, amano la musica e la
danza. Un gruppetto di 25 suonano la "rondalla", un complessino di
mandolini e chitarre con cimbali e tamburini. Altri si danno alla
recita in semplici commedie o alla danza, altri ancora appartengono
al coro che rende simpatiche e solenni le celebrazioni di festa e
le messe domenicali.
6. Alcuni hanno già terminato i corsi della media nel Maggio scorso.
Di questi alcuni stanno frequentando un corso di avviamento Aal lavoro
o sono ritornati alle famiglie per aiutare i fratelli e sorelle più
giovani. Tra questi ci sono: Danselin Lisandro, Alberto Maurillo,
Gallego Franco, Galen Percival, Marcello Aquino, Roger Geli, Ramil
Saldua, Delfin Pardillo, Sherwin Conahan. Tutti questi ringraziano
in un modo particolare. Ogni tanto vengono a visitare il loro centro
e a dare notizie sul loro 'primo' lavoro e sulla famiglia.
Termino ripetendo con riconoscenza il grazie di noi salesiani e specialmente
dei 65 ragazzi che vi considerano quasi genitori, fratelli e sorelle.
Sognano persino di poter, un giorno, ..... venirvi a trovare, se la
fortuna li assisterà.
Ogni sera, sotto le belle stelle filippine, ci sono 36 cuori che pensano
e pregano per voi, recitando il rosario.
A NOME LORO.
GRAZIE.
Vostro aff.mo
in Don Bosco Don
Piero Zago
ADOZIONI
A DISTANZA
Il mago Sales visiterà, per la prima volta il centro Boy's Home di
Cebu nell'estate del 1995. Responsabile era allora un missionario
italiano. Don Pietro Zago. Ora in Pakystan. Con lui si prenderanno
i primi accordi per aiutare i ragazzi del centro attraverso sponsorizzazioni
di privati (adozioni a distanza).
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