AMERICA
Colombia

Progetto Colombia

CIUDAD BOLIVAR – BOGOTA’ – COLOMBIA
Progetto con Marco Berry delle IENE (Italia1)
 
 
 
 
 
 
 
1)      LA STORIA
COLOMBIA: PAESE DI GRANDI CONTRADDIZIONI
La prima grande impressione che si ha quando si arriva in Colombia è quella di sentirsi come immersi in un grande fiume iridescente… un fiume con mille colori: dal bianco delle stupende spiagge caraibiche, dall'azzurro cristallino del mare dei Caraibi; con il contrasto di un verde lussureggiante della foresta amazzonica, sino ad arrivare alle vette innevate delle Ande.
Una sensazione stupenda… quindi… e tutti i visitatori non possono non restarne fortemente impressionati.
Nonostante ciò, la Colombia resta un paese dai forti contrasti e i problemi sociali come la povertà, la guerra, la sopraffazione contro gran parte della popolazione, non sono nascosti ma visibili agli occhi di tutti.
Il paese detiene un primato a dir poco spaventoso: quello della guerra che dura ormai da più di 50 anni (la più lunga attualmente in corso sul nostro pianeta).
I tanti anni di conflitto civile che hanno dilaniato il paese, uniti a povertà e disoccupazione, hanno portato alla diffusione della violenza e le maggiori vittime sono, come spesso accade, i bambini che di frequente subiscono percosse, maltrattamenti, sfruttamento, abusi...
Una delle forme di violenza più diffuse da parte della famiglia consiste nel costringere con la forza e la violenza i più piccoli a lavorare. Si tratta spesso di lavori in condizioni di pericolo e che, nella maggior parte dei casi, comportano l'abbandono scolastico: il bambino deve alzarsi presto per andare a lavorare e non può andare a scuola o comunque non ha poi le forze per seguire bene le lezioni e dedicarsi agli studi. Ulteriore conseguenza della violenza in famiglia è spesso la vita di strada: per scappare alle violenze in famiglia i bambini frequentano la strada, in cerca di solidarietà tra coetanei ma esponendosi a pericoli quali la droga, la malavita, gli abusi.
 
LA FONDAZION MAGO SALES PER I BAMBINI DI BOGOTA’
 
A loro, tesoro della terra e ricchezza del cielo, la nostra Fondazione vuole portare una “goccia di solidarietà”… pur piccola, ma importantissima, secondo il detto di Madre Teresa: “Anche solo togliendo una goccia dal grande oceano del male del mondo si compie un’opera di salvezza. Così facendo, domani l’oceano sarà più piccolo e più povero e noi più ricchi per la scelta di generosità compiuta”.
Io, don Silvio, mago Sales, avevo già incontrato anni fa in terra colombiana il sorriso dei bambini, avevo giocato con loro e… naturalmente avevo fatto una promessa: fare qualche cosa di buono per loro.
Ci sono tornato nel mese di gennaio del 2008 con Marco Berry e Osvaldo Verri, insieme abbiamo preparato un servizio televisivo con Italia1 (trasmissione “Le Iene”).
Con l’appoggio di Angela Escalon, moglie dell’ex console colombiano in Italia, e presidente della “Corporativa Conexion Colombia” siamo entrati nel famoso “Barrio Popular” di Bogotà, un quartire con più di 2 milioni di abitanti e con un indice di povertà e degrado tra i più alti al mondo. Li vivono indisturbati narcotrafficanti, paramilitari, guerriglieri e delinquenti comuni. Si calcola che ogni giorno muoiono ammazzati più di 15 persone.
L’indice di disoccupazione tocca il 60% , l’assistenza sanitaria è praticamente inesistente e l’analfabetismo è a livelli altissimi.
Programma nutrizionale
e di attività sportiva
Visitiamo due dei tanti centri patrocinati dalla “Corporativa Conexion Colombia” che prestano le prime cure come assistenza medica, attività ricreativa e vitto soprattutto ai bambini, su un territorio che è praticamente privo di scuole primarie, di consultori medici e con una forte malnutrizione della popolazione infantile. Le famiglie sfollate dalla campagna sono molto povere.
Il primo centro si chiama: “Hogar integral” e si prefigge di dare da mangiare ai bambini delle famiglie più povere. Attualmente sono assistiti 120 bambini tra gli 1 e i 5 anni.
La seconda opera, chiamata “Colombianitos” si propone di assistere i tanti bambini che non hanno accesso a nessun programma di dopo scuola con attività sportive. In particolare lo scopo del centro è quello di assistere i bambini e le relative famiglie con un programma di assistenza psicologica, di fare training, interessando i bambini con il gioco del calcio e di sviluppare, così, uno strumento formativo di crescita personale.
Attualmente sono assistiti circa 700 bambini e giovani per tutti i 7 giorni della settimana.
L’opera è sostenuta da tanti giovani volontari che ogni giorno si recano nel Barrio Popular con gr
ande dedizione e attaccamento personale.
 
 
 
La raccolta fondi è particolarmente legata alla sensibilizzazione prodotta, a seguito del programma televisivo delle Iene con Marco Berry. Tuttavia la nostra Fondazione chiede un aiuto concreto a tutti voi, in particolare a gruppi scolastici e associazioni sportive sensibili ad aiutare i bambini del mondo.
Su richiesta, siamo disponibile a inviarvi materiale per allestire mostre, organizzare laboratori , semplicemente per presentare questo e altri progetti della nostra Fondazione. Tutto questo vi farà entrare, come per magia, in paesi da sogno tra leggenda e realtà che vi daranno forti emozioni e, sicuramente, troverete gente ospitale e sorridente pronta a regalarvi un ricordo che non potrà mai svanire.
 
Questa è una magia…
la magia della vita e per la vita.
 
Grazie per questo
dai bambini della
Ciudad Bolivar – Bogotà in Colombia
 
 
 
 
Se vale il detto “Hai fatto un lavoro con i piedi” per indicare un’attività svolta proprio male, una volta tanto, dovremmo fare eccezione su questa massima e ritenere che un paio di scarpe, anche malandate, possono portare alla realizzazione di un progetto molto grande e ambizioso a vantaggio di tanti bambini e relative famiglie private di alcuni diritti essenziali, come l’educazione e il cibo necessario per vivere.
 
Angela è una bambina boliviana, che vive, con i propri genitori e altri tre fratellini nel Barrio Popular di Bogotà. Il papà Alonso si è trasferito da circa due anni in città, da quando la guerriglia ha fatto irruzione nel suo villaggio a sud della Grande Sierra, distruggendo la sua casa e ammazzando il nonno di Angela.
“Qui ci sentiamo un po’ più sicuri”, ci dice Alonso, indicando la casa (quattro mura di fango e una tettoia di latta sulla nuda terra) in cui abita con tutta la sua famiglia e deve anche pagare un affitto.
Comunque l’entusiasmo non manca e il lavoro nemmeno. Ogni mattina, di buon ora, si reca al mercato generale della città, dove è occupato come scaricatore. Angela frequenta l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, e, anche lei, ogni mattina, percorre una stradina in discesa che la porta alla scuoletta: un campo polveroso recintato da un rete metallica e con solo una tettoia di latta per rifugiarcisi, quando piove.
Quindi per i ben 150 bambini del piccolo rione Sant’Alonso nel Barrio Pupular di Bogotà non esiste scuola materna e, a ben poco, servono gli entusiasmi dei volontari del centro “Hogar Integral” a far nascere una nuova struttura. Servirebbe un miracolo o una magia.
Ma,come per incanto il mago, anzi i maghi arrivano anche in questo piccolo pezzo di mondo sulle Ande colombiane: Sono Marco Berry e Sales, due grandi amici dei bambini del mondo.
A Marco viene subito una grande idea e dice a Sales: “Dai facciamoci dare le scarpette di Angela, le portiamo in Italia, li barattiamo con le scarpe di un personaggio importante, magari della Nazionale di calcio… facciamo altri baratti… fino ad arrivare a un benefattore che stanzi i 30.000 Euro per la costruzione della suola materna”.
L’incoscienza non ci manca… soprattutto quando è disinteressata e a fin di bene. E poi si cerca di aiutare dei bambini a vivere decentemente il grande dono della vita.
Incosciente è anche la piccola Angela che ci affida ben volentieri le sue scarpe… le uniche che ha e, calzando un paio di vecchie ciabatte, grandi il doppio del suo piede, ci saluta dall’alto della sua casetta di latta e fango…
Inizia così la nostra avventura e quella dei 150 bambini del rione sant’Alonso nel Barrio Popular di Bogotà.
Tutti noi aspettiamo la fine di questa storia, che vedremo prossimamente in una puntata delle “Iene” su Italia1.
 
PS. Naturalmente il giorno dopo, su nostra offerta, regaleremo ad Angela un bel paio di scarpette nuove… anzi più scarpe per tutta la famiglia. La solidarietà in terra colombiana è iniziata e tutti voi ne potete essere protagonisti.
Potete fare offerte, attraverso la Fondazione mago Sales, un marchio di garanzia, persino certificato dalle “IENE” di Italia1, mettendo come causale :
 
                                                        PROGETTO COLOMBIA
 
 
 
3) RACCOLTA FONDI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (BUDGET)
 
Per realizzare tutto questo servono naturalmente aiuti economici, soprattutto per quanto
riguarda il programma di nutrizione.
La nostra Fondazione si propone quindi di venire incontro a queste necessità e di realizzare
un progetto di solidarietà a vantaggio dei bambini del Barrio Popular di Bogotà.
PRATICAMENTE:
Costruzione di una scuola dell’infanzia: Costo 30.000 Euro
Raccolta fondi per il programma nutrizionale (cibo)
 - Un bicchiere di latte al giorno al costo di Euro 0,16 per l’importo annuo di Euro 58
 - Un piatto di minestra ogni giorno a Euro 0,21 per un totale annuo di Euro 76                      
 - Materiale scolastico (uniforme, matite, ecc.) Euro 26 per ogni bambino;
 - Un banco e una seggiolina per arredare la nuova scuola con un importo di Euro 52;
 - Aiuto un/a bambino/a a frequentare la scuola e almeno un pasto al giorno Euro 200 l’anno
Finanziamento per le attività sportive
- Costo di completo (maglia, pantaloncini, tuta, ecc): 30 Euro a bambino.
- Costo di un paio di scarpe sportive: 40 Euro.
- Costi organizzativi e di manutenzione: 20 Euro la settimana, 80 Euro al mese, 1000 Euro l’anno.
 
Per offerte
POSTA
C/C 42520288
FONDAZIONE MAGO SALES ONLUS
Via Bioletto, 20 - 10098 Rivoli (TO)
BANCA
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