04/04/2007
NOTIZIE E URGENZE TSUNAMI ISOLE SOLOMONS

 

Le isole Salomone sono state recentemente colpite da un nuovo Tsunami. L’isola di Guadalcanal, dove la nostra Fondazione sostiene l’opera del missionario salesiano don Capelli (ospedale per i bambini), per fortuna, non ha subito danni.

Henderson, 02.04.2007

Ecco la lettera del missionario don Capelli:
Tranquilli, qui ad  Henderson non e’ successo niente. Solo una scossa di terremoto, questa mattina durante l’alzabandiera degli studenti. Una scossa prolungata, ondulatoria, non fortissima che ci ha messo un po’ in crisi. Pensavamo di avere un abbassamento di pressione; così pure Suor Sonia che si e’ appoggiata al muro della scuola. Poi ci siamo accorti che tutti avevano quella sensazione; era il terremoto. Le autorità locali hanno consigliato di mandare a casa gli studenti e di portarsi ai piani superiori. Noi  con la scuola siamo proprio vicini all’oceano, 600 metri di distanza, ed eventuali grosse onde  raggiungerebbero subito la scuola.
Abbiamo appreso dalla radio locale che lo tsunami ha interessato GHIZO, un’isola delle Solomons a 350 chilometri di distanza da noi. Non si sa ancora bene l’entità dell’evento; si parla di una ragazza morta e di diversi dispersi. Si parla della chiesa divisa in due (la Chiesa dista 100 metri dal mare), ma a pochi metri dal mare c’e’ un albergo che potrebbe aver subito dei danni e delle vittime se frequentato in questo periodo (ci siamo stati 5 anni fa). Sulla riva dell’oceano ci sono tanti villaggetti che potrebbero aver avuto delle vittime. Ci vorranno alcuni giorni per sapere con esattezza i danni fatti dallo tsunami. Per alcune ore siamo ancora allertati anche noi, ma per il momento è tutto tranquillo
”.
 

Da una seconda lettera dello stesso missionario vengono però evidenziati i danni nell’isola di Ghizo.

martedì 3 aprile 2007

L'intera diocesi di Gizo (gestita dai Domenicani da 50 anni) si sta lentamente riprendendo dallo shock iniziale del terremoto piu’ frote mai sentito e della onda Tsunami di 5 metri avvenuta ieri mattina alle ore 7:30 locali. Gizo si preparava a ricevere la croce dei giovani in preparazione per la giornata mondiale della gioventu’ a Sydney... Invece ha avuto una croce tutta diversa per la popolazione intera.

Gizo e' una delle isole nel west Solomons, famosa per i fondali marini stupendi, un altro centinaio di isolette le fanno corona (situata a circa 350 Chilometri da Honiara). E’ il centro sia di Turismo (quel poco che c’e’) sia per le tonnerie del famoso Solomon Tayo che insieme alle grandi riserve di legname dell’Isola di New Georgia e Russel contribuiscono notevolmente all’economia nazionale. Gran danno dunque non solo alla gente ma anche ad una vena importantissima dell’economia nazionale.

Non essendoci comunicazione alcuna tra le Isole non si può ancora sapere nulla di sicuro sui veri danni recati dalla grande ondata e ci vorrà molto tempo per stabilire l'esatta entità dei danni.

Ufficialmente i morti sono solo 32 ma il numero continua a salire.

Le case infatti di Gizo ( 5.000 abitanti) sono tutte in legno e rare sono quelle a due piani. Nelle tante isole circostanti (un centinaio) i pescatori vivono in villaggi sulle spiagge in capanne di "bush material" (piante locali e foglie).

La maggioranza delle Isole sono piccole e piatte e quindi si possono immaginare i danni ingenti sia alle capanne che ai campi.

Le notizie ufficiali parlano di ondate tra tre ai 5 metri di altezza precedute da un fortissimo terremoto. La cattedrale di Gizo è stata divisa in due dal terremoto e il resto del disastro e’ stato fatto dalle onde. A rendere le cose più difficili, l’isola di Gizo non ha nessuna piantagione di cocco, l’acqua ha sempre scarseggiato e i pochi gardens (campi) sono stati distrutti. La sopravvivenza è dunque l’urgenza immediata, la ricostruzione e riabilitazione dei garderns e delle strutture dovrà seguire immediatamente.

Prima di parlare di ricostruzione c’è però urgentissimo bisogno di acqua, viveri, vestiti. Vari si stanno impegnando individualmente ma i macchinari nazionali stentano a coordinare gli interventi, Intanto la nostra scuola si e’ attivata.

L’Isoletta di SIMBO si trova a metà strada tra Gizo e Nila al north est di Gizo, non lontano dall’isola di Bouganville (chiamata anche north solomons ma facente parte della regione della Papua Nuova Guinea da poco autonoma dopo una lunga lotta per il controllo delle miniere d’oro dell’isola)

La nostra Insegnante di Home Economics. Mrs Doris Dakey ci ha raccontato le urgenze dell’isola di SIMBO Island. 2000 abitanti in 5 villaggi. Di questi il più grande e’ TAPARAY con circa 1000 abitanti, situato sulla parte da dove e’ arrivata l’ondata Tsunami. Il villaggio e’ andato totalmente distrutto, le risorse d’acqua inquinate dal mare, mancano vestiti, acqua, viveri. Gli abitanti si sono rifugiati sulla vicina collina. I villaggi di RIGURU, NASURU, LENGANA e NASASIMBO sono pure stati fortemente colpiti

Vari abitanti sono dispersi. Mancano viveri, acqua, vestiti, materiale per ricostruire le capanne (il bush e’ stato totalmente distrutto)

La nostra scuola di Honiara, Don Bosco Technical Institute, si e’ impegnata ad assistere questi 5 villaggi. Già dei viveri sono partiti oggi ma la nave è piccolissima che può portare 150 passeggeri al massimo) strapiena di gente ansiosa di vedere i loro cari e quindi i viveri mandati sono totalmente irrisori.

Facciamo un appello a tutti coloro che si vogliono unire a noi per inviare alquanto prima un carico prezioso di medicinali, acqua, cibo, vestiario, attrezzature per ripulire i campi, per questa isola sperduta in particolare. Siamo pure in coordinamento con altri volontari per sollecitare il massimo di contributi nel minimo tempo possibile.

A questo seguirà un impegno più organizzato e calmo per la ricostruzione delle strutture più importanti per far riprendere la vita normale nei villaggi.

Un grazie a chi vuole darci una mano:

da soli possiamo fare poco ma insieme possiamo fare molto”.

BUONA PASQUA!!!

Fr Luciano Capelli, sdb

Don Bosco Technical Institute

Henderson, Honiara

Solomon Islands

Dateci una mano ad assistere queste isolette sperdute nel centro sud pacifico

AIUTI DALLA FONDAZIONE MAGO SALES

La nostra Fondazione si impegna ad aiutare il più possibile la popolazione delle “isolette sperdute nel centro sud pacifico. Ieri è già stato inviato un bonifico di 15.000 €. Contiamo molto sulla vostra collaborazione.

Potete inviare il vostro aiuto alla nostra Fondazione, mettendo come causale: “Isole Salomone”

Grazie con i migliori auguri di buona e santa Pasqua. Cristo risorga nei vostri cuori generosi e in quelli dei bambini delle isole Salomone.